L'uomo, con la tastiera della sua mente, potrà suonare consciamente o inconsciamente, saggiamente o pazzamente, felicemente o infelicemente tutte le qualità vitali che decideranno e concluderanno il suo destino.
La forza del Pensiero e la forza generativa, a livello fisico, sono i due poli della manifestazione dell'unica Forza-energia creatrice universale.
Ogni forma di vita è caratterizzata da un'idea-pensiero; nella grande Mente universale giacciono gli Archetipi che sono le Idee-numeri madri da cui originano gli universi formali qualificati, vale a dire i prototipi, o le copie materiali.
Ogni pensiero - nell'ambito dell'esperienza umana - tende per sua natura a ripetersi, ogni pensiero ripetuto tende a trasformarsi in un atto, ogni atto ripetuto ingenera un automatismo o abitudine corrispondente, ogni abitudine viene a far parte di un carattere, influenzando notevolmente la vita dell'ente e plasmando il suo destino.
Ogni pensiero, anche il più insignificante, rappresenta un germe che può portare ad una inesorabile fatalità. L'ente umano nell'ambito della sua circonferenza vitale - è un forgiatore di destini, non solo per sé ma anche per altri, e ciò è fonte di grande responsabilità.
Ogni idea-pensiero è caratterizzata dalla qualità, dalla forma, dal colore, dall'intensità e dall'altezza del tono.
La natura dell'idea-pensiero (filosofico, matematico, religioso, sensoriale-materiale, futile, nocivo, ecc.) determina la qualità.
La natura dell'oggetto pensato determina la forma. Il colore dipende dalla natura dell'idea-pensiero. L'intensità o potenza vibrante dipende dal grado di vitalità che s'infonde all'idea-pensiero. L'intensità aumenta con la ripetizione costante dell'idea-pensiero. L'altezza tonale è l'effetto della profonda attenzione sull'idea-pensiero e del grado di sintonia con l'Idea-archetipo universale.
Ogni idea si esplica tramite irraggiamento oppure mediante la creazione di precise forme-pensiero; sia l'una che l'altra condizione producono peculiari effetti sul piano oggettivo.
L'uomo è un Architetto-creatore, un Demiurgo, ma gran parte dell'umanità sciupa inutilmente e negativamente la sua tastiera cerebrale e il tesoro della potenza idea-pensiero. Anzi, i più non pensano affatto perché vivono di emozioni, di reazioni istintive, di passioni, di interessi strettamente materiali, di vana critica e nullaggine.
"Si diventa ciò che si pensa, questo è l'eterno mistero", afferma l'Upanishad.
Chi comprende le leggi del pensiero e la sua dinamica operativa è padrone del proprio destino, che può anche sfociare nella Liberazione suprema.
Queste cose - e quelle dette sono solo poche e modeste briciole -venivano insegnate, nei più reconditi recessi degli antichi Templi, ai più alti gradi della Via iniziatica perché la conoscenza delle leggi e della dinamica operativa del pensiero costituiscono una responsabilità immensa, e chi sa afferrare un semplice barlume di tali leggi non può non assentire.
La profonda disarmonia psicologica, la malattia, il conflitto nel rapporto e l'aberrazione nell'agire, cui è condannata l'umanità in genere, derivano dall'errata direzione mentale.
Si dà un'altra indicazione: la direzione del vettore mentale è data dalla posizione coscienziale dell'ente-demiurgo, percuila retta direzione è proporzionale allo sviluppo della coscienza (la quale passa per diversi stadi e gradi di consapevolezza).
Il dubbio distrugge il seme-idea, la fede lo sostanzia in modo inconscio, la certezza del grande Iniziato lo attualizza. Solo la fede-certezza formula una volontà positiva e dinamica mentre l'efficacia della volontà, come forza realizzatrice, è sempre proporzionata all'altezza e alla chiarezza dell'idea direttrice.
L'uomo comune, permeato di dubbi, incertezze e paure, non può essere creativo, i suoi "nuclei" mentali attirano solo qualità affini facendolo cadere sempre più nell'angoscia esistenziale. Il pensatore egocentrico (stadio dell'autocoscienza egoica, caratterizzato dal "senso dell'io empirico'') non "allunga" troppo il suo raggio pensativo, a volte non esce neppure dalla stessa spazialità coscienziale; inoltre manca di "altezza", di Il tono", può operare nell'ambito di un determinato spazio-tempo.
Quanti letterati, poeti, persino filosofi - non molto lontani nel tempo - sono stati dimenticati, anche cancellati dagli almanacchi storici?
Eppure, un Pitagora, un Socrate, un Platone, uno Samkara, un Dante, ecc. sono sequoie che sfidano il tempo, ma anche lo spazio.
Il corpo fisico denso segue la legge dell'opposto polare, il corpo mentale segue quella dell'affinità e della sintonia. Idee affini (positive o negative) quando sono pensate da molte persone possono condizionare un intero pianeta, e non soltanto in termini orizzontali, ma anche verticali; vale a dire, possono influenzare altri piani esistenziali, oltre quello fisico grossolano.
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